Dopo le recenti visite a Bruxelles, i funzionari del Governo hanno diffuso le ultime versioni delle modifiche fiscali previste per aziende, dipendenti e consumatori.
- 1. La tassazione proposta dal Governo per le microimprese dal 1° gennaio 2024:
- Per redditi fino a un massimo di 60.000 euro annui, imposta sul reddito 1%,
- Per redditi superiori a 60.000 euro e fino a 500.000 euro, imposta sul reddito 3%.
- Indipendentemente da questi plafond, le microimprese con un tasso di rendimento superiore al 30% passano all’imposta sugli utili del 16%.
Dal 1° gennaio 2025 si applicarebbe un tetto unico di 60.000 euro di reddito – per l’inclusione nell’imposta sul reddito della microimpresa.
- Per le aziende che pagano l’imposta sugli utili del 16%, verrebbe introdotto un adeguamento fiscale. Pertanto, i contribuenti che determinano un’imposta cumulativa sugli utili dall’inizio dell’anno fiscale inferiore all’adeguamento fiscale per l’imposta sugli utili, saranno obbligati a pagare l’imposta sugli utili al livello di tale adeguamento, secondo il progetto di ordinanza.
- IVA. Non è previsto un aumento dell’IVA standard oltre il 19% e nemmeno l’IVA su alimenti e medicinali aumenterà oltre il 9%. Aumenterebbe invece l’IVA, che ora è ridotta per una serie di prodotti o servizi. Ad esempio per le locazioni dal 5% al 9%.
- L’esenzione fiscale sugli stipendi nel settore informatico, edile, agricolo e alimentare si applicherebbe solo ai redditi fino a 10.000 lei lordi. Al di sopra di questo tetto verrà pagata un’imposta del 10%.
- Aumento del salario minimo per l’economia, porebbe essere fatto a partire dall’autunno del 2023. Il salario minimo lordo aumenterebbe da 3.000 lei a 3.300 lei.
- Un’altra misura sarebbe “la riduzione della tassazione sul lavoro dei redditi bassi“, probabilmente a partire dal 2024.
- Un’altra proposta è l’eliminazione delle sale da gioco dalle città, come avviene ovunque in Europa.
- Il tetto al margine commerciale ad alcuni prodotti alimentari (OG67/2023) sarebbe prorogato fino alla fine del 2023