L’ingresso nell’area Schengen.
Dal 1° gennaio 2025 la Romania è entrata a pieno titolo nell’area Schengen aprendo le frontiere terrestri con i Paesi dell’Unione Europee e permettendo quindi la libera circolazione dei cittadini dell’Ue.
Considerando che i negoziati per l’ingresso sono stati avviati nel 2011 e hanno subito una serie di arresti durante il percorso, si considera un fatto epocale anche se le richieste dell’Europa in termini di imposizioni fiscali sono risultate significative.
Le altre novità approvate dal governo per il 2025.
Tassazione di dividendi.
La tassazione dei dividendi passa da 8% a 10% mantenendo il sistema della ritenuta di imposta da parte della società che eroga i dividendi.
Tassazione sui redditi delle microimprese.
Se nel 2024 la tassazione del 3% sul fatturato era applicata alle microimprese con ricavi non superiori a 500 mila Euro, nel 2025 (quindi sui redditi 2024) tale soglia scende a 250 mila Euro e nel 2026 (quindi sui redditi 2025) passerà a 100 mila euro.
Si tratta di una misura rilevante perché, oltre a colpire i piccoli imprenditori rumeni, colpisce anche gli investitori, tra cui molti italiani titolari o soci di imprese in Romania.
Cancellazione delle agevolazioni contributive
Sono cancellate le agevolazioni contributive che erano previste per il settore edile, IT, agricolo e dell’industria alimentare.
Imposizioni sui fabbricati
Dal 2025 aumenta la tassazione sul reddito derivante dai fabbricati (specialmente quelli posseduti dalle imprese).
In questo articolo è possibile trovare un approfondimento sui punti sopra elencati. Per maggiori dettagli si rinvia al decreto di attuazione di prossima uscita.
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