Gli Auguri inaspettati di fine anno del Governo della Romania!
Aumenta l’imposta sui dividendi dall’8% al 10%, riduzione del volume d’affari per rientrare nelle agevolazioni fiscali per microimprese, eliminazione delle agevolazioni fiscali su IT, edilizia e altro.
A soli due giorni dalla fine del 2024, siamo colpiti da nuove sorprese fiscali. Siamo abituati ai cambiamenti annuali, ma non a questo livello di fretta e mancanza di prevedibilità. Domenica 29 dicembre 2024 è stata pubblicata sul sito di MF una bozza di legge che introduce diverse misure fiscali con un impatto negativo per i piccoli imprenditori, ma anche per i dipendenti che beneficiano di agevolazioni fiscali.
La maggior parte delle misure è rivolta al settore del bilancio, ma ci sono anche alcuni cambiamenti importanti per le aziende:
Imposta sui dividendi
Si propone di aumentare l’aliquota fiscale sui redditi da dividendi dall’8% al 10% per i dividendi distribuiti a partire dal 2025.
Si noti che il testo di legge si riferisce ai dividendi distribuiti (cioè approvati dalla delibera assembleare) e non a quelli effettivamente pagati. Pertanto, se viene approvata una delibera assembleare per il 2024 e l’imposta dell’8% viene pagata fino al 25 gennaio 2025, anche se i dividendi non vengono effettivamente corrisposti, saranno tassati con la vecchia aliquota dell’8%.
Microimprese
- Il volume di affari per rientrare nelle agevolazioni fiscali delle “microimprese” viene ridotto da 500.000 a 250.000 euro (per il 2025) e a 100.000 euro dal 2026.
- Vengono forniti chiarimenti sulle modalità di applicazione dei massimali: per l’anno fiscale 2025, il limite di ricavi realizzati, che rappresenta l’equivalente in RON di 250.000 euro, rispettivamente l’equivalente in RON di 100.000 euro a partire dal 1° gennaio 2026, viene verificato sulla base dei ricavi realizzati dalla persona giuridica rumena rispettivamente al 31 dicembre 2024 e al 31 dicembre 2025. Non rientrano nel calcolo dei ricavi per questo fine quelli derivanti da consulenze.
- Quindi, se al 31 dicembre 2024 una microimpresa ha ricavi superiori a 250.000 euro, dal 2025 passa alla tassazione sul reddito con un’aliquota che oggi è del 16%. Se nel 2025 la microimpresa ha ricavi superiori a 100.000 euro, passa alla tassazione sul reddito con l’aliquota in vigore al momento.
- Viene eliminata una delle condizioni per essere una microimpresa, ovvero quella di non avere entrate da consulenze superiori al 20% delle entrate totali. Il tasso di cambio per determinare il controvalore in euro è quello valido alla chiusura dell’esercizio finanziario in cui sono stati registrati i ricavi.
- A seguito degli aggiornamenti del CAEN-Rev.3, è stato aggiornato anche l’elenco dei codici CAEN per i quali si applica il 3%, secondo la nuova classificazione.
Agevolazioni nei settori dell’informatica, dell’edilizia, dell’agricoltura e dell’industria alimentare
Le agevolazioni salariali nei settori dell’informatica, dell’edilizia, dell’agricoltura e dell’industria alimentare sono abolite a partire da gennaio 2025. Questa era un’agevolazione importante, la cui eliminazione andrà a creare non pochi problemi di costo alle aziende del settore.
Redditi da investimento
I redditi sotto forma di dividendi, comprese le plusvalenze realizzate in seguito alla detenzione di titoli azionari definiti dalla legislazione in materia in organismi di investimento collettivo, sono tassati con un’aliquota del 10% sull’importo del dividendo. L’imposta è definitiva e viene trattenuta e versata dal soggetto erogante.
Imposta sulle costruzioni
L’imposta sulle costruzioni è dovuta da:
- Persone giuridiche rumene, ad eccezione di istituzioni pubbliche, istituti nazionali di ricerca e sviluppo, associazioni, fondazioni e altre persone giuridiche senza scopo patrimoniale, in base alle loro leggi di organizzazione e funzionamento;
- Persone giuridiche straniere che operano attraverso una stabile organizzazione in Romania;
- Persone giuridiche con sede legale in Romania, stabilite in base alla legislazione europea.
I fabbricati sono quelli previsti dal gruppo 1 del Catalogo sulla classificazione e la normale durata di vita delle immobilizzazioni.
L’imposta si calcola applicando un’aliquota dell’1,5% al valore dei fabbricati esistenti nel patrimonio del contribuente al 31 dicembre dell’anno precedente, anche quando sono affittati, presi in amministrazione/concessione o in uso.
L’imposta deve essere pagata in due rate uguali, entro il 25 maggio e il 25 settembre compresi.
L’imposta stabilita è un’entrata del bilancio statale ed è amministrata in conformità al Codice di procedura fiscale.